LA VILLETTA DI SANT ERASMO : UNA POLEMICA SENZA SENSO
Mesi fa è scoppiata una strana polemica .
La mattina del 6 novembre gli operai incaricati dall’autorità portuale hanno iniziato la potatura dei ficus presenti nella villetta vicino il porticciolo di Sant’Erasmo.
Apriti cielo!’
Ben 11 associazioni “ ambientaliste” hanno protestato definendo tale intervento :
“Uno sfregio al panorama e alla natura nella villa storica al Foro Italico “
Ma queste associazioni “ ambientaliste” conoscono la storia e la situazione di tale villetta ?
Prima di tutto NON E’ UNA VILLETTA “ STORICA” : negli anni 60 sorse ,tra il Luna Park e il Porticciolo di Sant’ Erasmo, una specie di “villaggio gastronomico” che ricordava, in peggio, quello che esisteva allora a Mondello
Era chiamato la “piccola Mondello a Marina” perché chi non poteva recarsi a Mondello poteva “ godere” comunque delle “gioie gastronomiche” senza fare tanti Km.
Era il luogo preferito per le passeggiate domenicale al foro italico con tutte quelle bancarelle di venditori di cozze, polpi, ricci…..
Fu fatta sgomberare nel 1975 per motivi igienici ( nel 73 era scoppiato il colera a Napoli ) e al suo posto fu impiantata una villetta .
Purtroppo da allora gli alberi sono cresciuti, senza cure e senza potature, e la villa è da anni abbandonata all’incuria e al degrado diventando la sera, a causa del buio, una specie di area franca per senza tetto e malintenzionati.
Dopo anni di colpevole abbandono ( da parte del Comune) gli operai, incaricati dall’autorità portuale, hanno iniziato la potatura dei ficus presenti in tale villetta, molti dei quali malati .
Le associazioni ambientaliste, che per anni avevano taciuto, hanno immediatamente iniziato a protestare e a “presidiare” i lavori.
Il consigliere comunale Paolo Caracausi, presidente della terza Commissione del Comune di Palermo, ha raccolto il loro “ grido di dolore”:
“Da quanto appreso dagli uffici di Ville e Giardini i lavori non hanno avuto le autorizzazioni necessarie e che questo tipo di lavori pur se necessari non si effettuano in questo periodo – aggiunge Caracausi -. Purtroppo ancora una volta la nostra città dimostra di non essere una città votata al verde e chiunque opera senza autorizzazione ed in barba al regolamento sul verde. Mi auguro che questo scempio venga sospeso e che per il futuro non si verifichi più. Il mio personale ringraziamento alle associazioni ambientaliste attenti all’ambiente ed agli alberi in particolare”.
A queste dichiarazioni ha risposto il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti :
“Stiamo intervenendo, a supporto del Comune, per il bene degli alberi, non certo per eliminarli. Abbiamo dialogato con i tecnici e gli operatori dell’assessorato Ville e giardini, l’operazione è condotta da vivai specializzati che hanno ponderato ogni scelta. Siamo consapevoli che sarebbe stato più opportuno agire a gennaio ma la situazione è talmente compromessa che non si può aspettare ancora senza correre il rischio di fare ammalare gli esemplari presenti. Da qui l’urgenza di un intervento di prevenzione. Oltre all’aspetto botanico che ci ha guidati e indicato la strada, la potatura dei rami morti permetterà di rivedere il mare e impedirà che quell’area venga utilizzata di notte per attività non degne di una città civile e meravigliosa come Palermo”.
Alla fine il dott. Monti a lanciato una frecciatina ai suoi contestatori
“La storia degli ultimi tre anni della nostra Autorità dimostra che noi il verde lo piantiamo, lo curiamo e lo riteniamo un bene prezioso”..
Forse le 11 associazioni“ e il consigliere Caracausi avrebbero dovuto chiedere al Comune perché , in questi anni, ha lasciato una bella villa abbandonata e priva di manutenzione e “ utilizzata di notte per attività non degne di una città civile e meravigliosa come Palermo”.
Alla fine tale polemica è servita a bloccare i lavori .
Il mese di gennaio , periodo indicato come adatto a tale intervento, e passato ma di operai del settore ville e giardini del Comune …… nemmeno l’ombra.
COMPLIMENTI!!!!
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secondo me andrebbero tolte tutte le orlature delle aiuole, ormai divelte dalle radici dei ficus, e ripianato il terreno con dei vialetti in terra battuta e delle orlature leggere o assenti.
si tratta di un settore rialzato rispetto alla strada. sia la quota rialzata che gli alberi formano una barriera inespugnabile fra la strada e il mare.
chissà cosa ne sarà in futuro, di quell’area.
se fossi un urbanista la ridisegnerei completamente.
eliminerei la complanare del foro italico all’altezza della villa a mare. si tratta di una spianata di asfalto dove prima posteggiavano i pullman, e dove da sempre si raccolgono le prostitute. uno spreco di spazio incredibile in perfetto stile anni ’60. tipo le complanari di viale strasburgo, giudicate troppo strette per il tram, ma ottime per il posteggio in doppia fila.
sostituirei quella spianata di asfalto con un’estensione della villa a mare.
poi: creerei un canale navigabile fra la strada e il parco del foro italico. ponticelli e via dicendo.
oppure: interrerei tutta la strada e ci farei sopra un canale.
oppure: interrerei tutta la strada ed estenderei il parco fino ai piedi delle mura delle cattive.
insomma, le associazioni ambientaliste si occupino di avere una visione del verde in città, ma anche della sua fruizione. cento alberi raggiungibili a costo di farsi mettere sotto da auto, camion e motorini non valgono quanto dieci alberi fruibili a piedi e in piena sicurezza.
via le macchine e i camion dal lungomare, foro italico interrato.
Molto d’accordo con quello che scrivi. Al canale (navigabile o no) ho sempre pensato, immaginandolo dove era il fronte a mare originario prima dello sversamento delle macerie delle costruzioni bombardate e distrutte durante la seconda guerra mondiale
il canale navigabile è stato parte del prg sotto cammarata, dimenticato da orlando che disse di volersi concentrare sulla costa sud (non ha fatto niente ed è stato capace di perdere i finanziamenti per l’oreto)
https://www.italiaoggi.it/archivio/palermo-riordina-la-costa-192379
Bene, sognare.
Ritengo prioritaria la riquilificazione della costiera sud, che così com’è è una vergogna che mortifica 1/3 di città.
Il Foro Italico io lo ridisegnerei completamente a partire dalla scomparsa del traffico passante delle auto che dirotterei in sotterranea, e qui dovrebbero essere i tecnici a farci capire la compatibilità della mia idea con la progettanda circonvallazione a mare sotterranea (tratto foce Orato – Ucciardone). In superficie dovrebbe restare il traffico locale e la linea tranviaria.
Il canale mi pare opera tanto faraonica quanto simbolica e dalla grande valenza attrattiva (tempo libero e turismo), per conto mio creerei anche una zona dedicata alla balneazione, ma pure qui siano i tecnici a parlare circa la sua fattibilità.
Si tratterebbe, dopo il tram, di un’altra opera tanto essenziale quanto simbolica id un modo nuovo di intendere gli spazi urbani palermitani.
Già il prato e il parco della salute sono un primo passo in questo senso, vale la pena crederci.
P.S.: eviterei lo stile banale delle recenti ristrutturazioni delle aree di Sant’Erasmo, tanto banali quanto mediocri. Lo stile minimalista davanti le mura delle cattive o alla Cala sinceramente lo trovo solo un modo di risparmiare nell’immediato.
alla cala toglierei immediatamente quelle panchine a forma di vivident. ricordo che prima, oltre al puzzo, c’era un cancello che impediva di proseguire in direzione del foro italico. c’erano le vecchie basole, sì. ancora prima c’era il bastione del castello a mare, raso al suolo e sostituito dalle gru e dai capannoni del molo trapezoidale.
anche alla cala il mare era molto più vicino. adesso c’è una curva a quattro corsie, prima c’era il mare che quasi lambiva le case.
forse bisognerebbe ritornare a quello, interrando la strada fino all’ucciardone o a viale francia. viabilità locale? sì, ma non su quattro corsie. troppo pericolose da attraversare, troppo inquinanti col loro carico di traffico. basterebbe eliminare la carreggiata lato mare e mettere il doppio senso in quella lato monte. e tutto il resto del traffico andrebbe in tunnel.
interessanti i lavori al molo trapezidale.
sant’erasmo: abbiamo già detto quanto siano di scarsa qualità sia i materiali che il disegno del nuovo porticciolo. l’unica cosa positiva è che in effetti la gente ha preso a frequentarlo, ma anche a vandalizzarlo.
Un anno fa abbiamo parlato di una strana polemica tra il presidente dell’ Autorità portuale di Palermo e alcune associazioni “ambientaliste”
La mattina del 6 novembre 2020 gli operai incaricati dall’autorità portuale avevano iniziato la pulizia e la potatura dei ficus presenti nella villetta vicino al porticciolo di Sant’Erasmo.
Apriti cielo!’
Ben 11 associazioni “ ambientaliste” avevano protestato definendo tale intervento :
“Uno sfregio al panorama e alla natura nella villa storica al Foro Italico “.
e minacciarono di “presidiare” i lavori.( sob!!!).
Al di là del fatto che tali associazioni ignoravano la storia di tale villetta “ storica”, realizzata solo nel……. 1970, ma appariva strano che tali “associazioni ambientaliste”, che per anni avevano taciuto per il degrado e l’ abbandono di tale villetta, si erano “ mobilitate” appena qualcuno aveva deciso di intervenire, al posto del Comune.
Comunque questi “ambientalisti” un risultato lo ottennero, l’ Autorità portuale sospese i lavori di pulizia e di potatura della villetta.
Giorno fa il consigliere comunale Gelarda ha denunciato il degrado e l’ abbandono di tale villetta.
“La Villetta che si trova tra il Foro Italico Umberto I e il lungomare Yasser Arafat versa in condizioni pietose .
Il diserbo, come pure la potatura degli alberi, non vengono effettuati da parecchi mesi, ci sono bottiglie per terra, spazzatura, cartacce, escrementi umani e canini.
È un angolo tra i più vergognosi della città di Palermo eppure si trova in una zona dove migliaia di famiglie palermitane transitano spessissimo con i bambini.
Non è possibile che un lungomare sia ridotto in questo modo.
Ricordiamo tutti la pompa magna con cui il sindaco volle intitolare due anni e mezzo fa al leader dell’ OLP, Yasser Arafat, questo pezzo della città.
Un taglio di nastro con foto e televisioni che dovrebbero piuttosto venire adesso per vedere come è ridotto questo angolo meraviglioso di Palermo.
Chiediamo quindi, un intervento di bonifica e di conseguenza una riqualificazione dell’intera area.
Purtroppo è sotto gli occhi di tutti come versa una parte del lungomare che, invece di attrarre turisti e residenti, li fa scappare”.
P.S. Che fine hanno fatto le…..”associazioni ambientaliste” ?
Come mai non hanno denunciato loro tale situazione di degrado e di abbandono?